Taormina e dintorni
Itinerari
La Riserva Naturale di Isola Bella
Considerata la "perla dello Ionio", per la sua bellezza selvaggia e intatta, nonostante il passaggio dell'uomo, protetta dal WWF e recentemente dichiarata Riserva Naturale, Isola Bella è un luogo magico, da non perdere se ci si trova nei dintorni di Taormina.
Questa piccola isola è raggiungibile dalla città attraverso una lunga serie di scale e stradine che, incrociando la Strada Statale, percorrono il Monte Tauro scendendo da quota 200 metri fino al livello del mare, nel punto in cui l'isola è collegata alla terraferma da una sottile lingua di sabbia.
Il periodo migliore per effettuare un'escursione va dall'inizio della primavera fino ai primi giorni della stagione autunnale. Numerosissimi sono gli uccelli marini che popolano questo luogo: il Gabbiano Reale, il Martin Pescatore, il Falco Pellegrino, il Cormorano, l'Airone Cenerino. Per quanto riguarda la rigogliosissima vegetazione, l'Isola Bella possiede una suggestiva alternanza di macchia mediterranea spontanea e rare piante esotiche, importate dalla sua originaria proprietaria, l'eccentrica Miss Travelyan.
Anche i fondali dell'Isola Bella sono incredibili dal punto di vista naturalistico: attrezzati di maschera, boccaglio e pinne, anche i meno esperti potranno assistere ad uno spettacolo che rimarrà per sempre impresso nella memoria. In questo tratto di mare hanno trovato dimora miriadi di organismi, alghe di diverse specie, pesci dai colori variopinti, crostacei di varie dimensioni e altri esseri viventi.
Come arrivare all'Isola Bella da Taormina:
- In Via Pirandello si può prendere la funivia comunale fino a Mazzarò. Una volta arrivati lì, proseguite sulla destra per la Strada Statale: l'ingresso della Riserva si trova a circa 200 m.
- Se avete voglia di camminare, attraversate Via Pirandello fino al belvedere "Isola Bella": da lì parte un sentiero fatto di scale e stradine tramite cui si arriva direttamente all'ingresso della Riserva.
Giardini Naxos
Prima colonia greca in Sicilia, fondata nel 734 a. C., Giardini Naxos è un grazioso borgo marinaro a 10 km da Taormina. È un piccolo gioiello di natura e storia incastonato in una baia protetta da verdi colline che scendono verso il mare, cristallino e trasparente.
La località vanta una delle distese di sabbia più belle del Mar Ionio: la spiaggia di Recanati, molto ampia, dove tratti di spiaggia libera si alternano a lidi attrezzati con tutti i servizi. Molto amata dalle famiglie per i suoi fondali declinanti, la spiaggia di Recanati è apprezzata anche dagli amanti della movida, grazie alla presenza di numerosi locali notturni.
Se preferite la sabbia fine, dorata e una vegetazione rigogliosa, allora vi suggeriamo la spiaggia di Schisò, mentre la spiaggia di Porticciolo Saia è famosa per le sue piccole baie delimitate da rocce di natura lavica.
Il paese di Giardini Naxos, sconosciuto al turismo fino agli anni ’70, è un caratteristico intreccio di stradine e negozi, che vi porteranno fino al porticciolo turistico, dove, nel periodo estivo, le manifestazioni gastronomiche e i saltimbanchi animeranno le vostre serate.
Giardini Naxos è anche un riferimento per il turismo culturale della zona: raccomandata è una visita al Parco Archeologico, istituito nel 2007, che vi condurrà in un viaggio nel tempo, nell’antica Naxos del 700 a. C., grazie alla presenza di resti di antiche abitazioni civili, edifici religiosi e anche delle mura originali della città.
L’opera d’arte simbolo di Giardini Naxos è la Nike di Kalkis, che rappresenta l’essenza storica di questo territorio: la statua, realizzata nel 1965 dallo scultore Carmelo Mendola, sugella il gemellaggio con la città greca di Calcide Eubea, da cui provenivano i fondatori di Giardini Naxos (oltre che dall’isola di Naxos, che è rimasta nel nome) e in cui è presente una Nike identica a quella della cittadina siciliana.
La statua è collocata nell’estrema punta di Capo Schisò e ha lo sguardo rivolto verso quel mare che aveva condotto su queste rive le navi dei coloni greci.
Parco fluviale dell'Alcantara
Il Parco Fluviale dell'Alcantara, un luogo estremamente affascinante situato a circa 25 km da Taormina, è celebre per le sue numerose Gole, plasmate nella roccia da fenomeni geologici la cui origine si perde nella notte dei tempi. Tutto avvenne quando, in tempi assai remoti, un piccolo vulcano eruttò una massa di lava formando un solco. Nel tratto più argilloso del suo tragitto, la lava sprofondò così tanto da formare due nere ed imponenti colonne di basalto alte circa 50 metri. Oggi questo solco è attraversato dal fiume Alcantara, il cui nome deriva dall'arabo Al Qantarah.
Visitare le Gole dell'Alcantara, percorrendo a piedi un piccolo tratto del letto del fiume, è esperienza davvero unica, ma può essere attuata solo da maggio a settembre, quando il livello dell'acqua si abbassa. Se avete intenzione di provare il brivido di quest'avventura vi consigliamo vivamente di procurarvi stivali "ascellari" (come quelli con le bretelle utilizzati dai pescatori nei fiumi), sia per una questione di sicurezza che per non prendere freddo: le acque del fiume sono gelate anche d'estate! Negli altri periodi dell'anno, le escursioni consentono di arrivare solo all'imbocco delle gole. Lo spettacolo che vi troverete di fronte vi stupirà di certo: le gole, nere e prismatiche, creano suggestivi riflessi e giochi d'ombra non appena i raggi del sole si posano sulla loro superficie.
Castelmola
E' un minuscolo e pittoresco borgo che si trova a circa 500 metri di altezza a picco sul mare e da cui si gode una vista davvero spettacolare.
Cittadina molto antica, Castelmola sorse per difendere Taormina dagli attacchi di potenziali invasori. Ancora oggi si respira un'atmosfera fuori dal tempo che trasmette la sensazione di trovarsi momentaneamente in un'epoca lontana. Sensazione accentuata dal fatto che a Castelmola non ci si può muovere in auto.
Molto caratteristici sono il Duomo dedicato a San Nicolò da Bari e la Chiesa seicentesca edificata in onore di San Giorgio. Castelmola è celebre per il vino alle mandorle e per i resti del Castello medioevale.
Da non perdere:
- La splendida vista panoramica che si gode da Piazza Belvedere e che abbraccia terra, mare e Etna.
- Qualche bottiglia di vino alle mandorle da regalare agli amici e ai parenti che sono rimasti a casa.
- Il Bar Turrisi: un luogo molto "particolare" che, siamo certi, vi stupirà senz'altro.