Il fascino di Taormina
Guide
Taormina sorge a 200 metri d'altezza e si affaccia sul Mar Ionio come una terrazza, la più bella che abbiate mai visto. Nei secoli ha affascinato poeti e scrittori maledetti e pittori inquieti che in questo luogo hanno deciso di mettere radici, forse per purificarsi a contatto della bellezza e della natura oppure sedotti dal clima unico e rigenerante della sua eterna primavera.
Un'emozione, così intensa da togliere il respiro, coglie ogni viaggiatore di fronte al Teatro greco romano, incredibile opera dell'uomo che si fonde nella montagna, da cui lo sguardo si perde osservando il mare blu intenso e l'Etna, presenza inquietante ma in armonia con il paesaggio.
Taormina, città d'arte e di mare, che affascina e rapisce, che seduce e lega a sé, rimane ancora oggi meta del turismo d'elite, che ama ritrovarsi ogni estate ai tavolini di qualche elegante caffè all'aperto, o sulle terrazze panoramiche di un ristorante caratteristico.
Gustare un pasto in uno dei ristoranti di Taormina rappresenta un piacere sia per i sapori della cucina siciliana che per l'ambiente da cui si è circondati. Molti ristoranti possiedono infatti un giardino con alberi di agrumi il cui profumo si accosta armoniosamente con quello dei piatti che state assaporando.
Il pesce resta comunque il protagonista della tavola, in particolare il pesce spada e il pesce azzurro (tonno, sgombro, sardine, alici) sempre freschissimi, che vengono preparati in diversi modi, secondo le tradizionali ricette della cucina siciliana servite da tutti i ristoranti di Taormina.
Come Arrivare a Taormina
Taormina è la principale destinazione turistica della Sicilia; è ben servita sia da strade di grande comunicazione sia dalla ferrovia ed è raggiungibile comodamente anche in aereo.
In auto:
Da Palermo prendere l'autostrada A19 Palermo-Catania e proseguire sulla A18 fino a destinazione.
Da Siracusa seguire la statale 114 fino a Catania e imboccare l'autostrada A18 fino all'uscita di Taormina.
Da Agrigento prendere la statale 640 per Caltanisetta, proseguire poi sull'autostrada A19 fino a Catania ed infine sulla A18 fino a destinazione. Da Trapani si prende la A29 in direzione Palermo, si continua poi sulla A19 Palermo-Catania e sulla A18 fino a destinazione.
Chi proviene dall'Italia continentale dovrà seguire l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria ed uscire a Villa San Giovanni per imbarcarsi sui traghetti per Messina. Da Messina l'autostrada A18 conduce in breve tempo a Taormina.
In treno:
Taormina si trova sulla linea Messina-Catania con treni diretti molto frequenti in entrambe le direzioni. Arrivando da Palermo o da altre città della Sicilia, sarà necessario effettuare un cambio. Da Roma ci sono alcuni treni diretti per Taormina (via Napoli), il viaggio dura 9-10 ore. Per gli orari consultare il sito di Trenitalia o chiamate il numero verde 89 20 21.
In aereo:
L'aeroporto Internazionale di Catania (CTA) si trova a 50 km da Taormina. L'aeroporto offre collegamenti con tutte le maggiori città italiane ed europee, incluse tutte le capitali. Dall'aeroporto il servizio navetta Alibus effettua collegamenti con la stazione di Catania ogni 20 minuti. Disponibile anche un servizio bus diretto Aeroporto - Taormina operato da Etna Trasporti.
Storia E Cultura
I primi contatti tra Taormina e la Grecia si ebbero nel 735 a.c.. Successivamente, Dioniso il Vecchio, tiranno di Siracusa, assediò la zona circostante il Monte Tauro con la volontà di conquistare la pianura. Gli abitanti del luogo riuscirono a resistere alla forza ma non alla burocrazia: nel 392 a.c., grazie ad un accordo stipulato con i Cartaginesi, Dioniso riuscì ad ottenere il possesso del Monte. Ad assumere il governo della città fu mandato Andromaco, il quale fondò la città di Tauromenium.
Per evitare potenziali attacchi, la città si sottomise alla potentissima Roma nel 212 a.c. diventandone di fatto una colonia, luogo di villeggiatura per consoli e patrizi che in questo luogo fecero costruire molte ville lussuose, e "mucca da mungere" per l'Impero. Sempre più esose erano infatti le tasse imposte alla città, tanto da ostacolare lo sviluppo economico del territorio.
Con la caduta dell'Impero Romano (476 d.c.), iniziò una lenta e difficile conversione al Cristianesimo da parte dei Bizantini, fino a quando Tauromenium divenne sede vescovile (rimanendo tale fino al 1082).
Dopo la caduta dell'Impero, musulmani e cristiani si alternarono il dominio della città fino al 962, quando gli Arabiconquistarono definitivamente Tauromenium ribattezzandola Almoezia. Durante il dominio arabo la città conobbe un periodo di splendore: vennero apportate importanti innovazioni nel campo dell'agricoltura (produzione di arance e limoni, sistemi d'irrigazione), della filosofia, della medicina e della matematica.
Nel 1078, il normanno Ruggero d'Altavilla, appoggiato dal Pontefice, conquistò Almoezia, riportandola in mano ai cristiani (che tuttavia durante il dominio arabo godevano di una certa libertà) e restituendole il suo nome originario. Anche il dominio normanno ebbe un'influenza positiva sulla città, sia dal punto di vista architettonico che da quello culturale.
Dopo i Normanni, fu il momento degli Svevi. Durante il regno di Federico II (l194-1250) Taormina godette di un periodo di prosperità breve ma intenso. Ma il papa (francese) non vedeva di buon occhio gli Svevi o il dominio svevo, e incoronò il connazionale Carlo d'Angiò re di Sicilia.
Taormina, insieme ad altre città dell'isola, si rifiutò di riconoscere in Carlo d'Angiò il nuovo sovrano, continuando ad appoggiare, senza esito positivo, gli Svevi. L'ostilità nei confronti dei francesi sfociò nel 1282 nella rivolta dei Vespri siciliani.
Il dominio spagnolo: dopo quasi un secolo di conflitti, la Sicilia, e quindi Taormina, passò agli spagnoli e Palazzo Corvaja divenne sede del Parlamento Siciliano. Seguì un periodo di stabilità lungo diversi secoli, nonostante l'imposizione sempre più esosa di tasse da parte degli spagnoli.
Successivamente, dal 1713 in poi, la Sicilia passò sotto i Savoia, gli Austriaci e poi ancora gli Spagnoli. Quest'ultimi diedero un notevole contributo allo sviluppo di Taormina, eseguendo importanti opere come il tratto di strada che collegò la città di Messina a quella di Catania e quello che unì la città al mare. Il dominio spagnolo durò fino al 3 agosto 1860 quando i Mille giunsero a Taormina al comando di Nino Bixio.